BioStile vicino ai giovani, per dare voce ai loro desideri e realizzarli, nel limite del possibile, attraverso quel giusto mix di design e tecnologia green, creatività e ingegneria. Una fiducia reciproca che in questi anni ha visto rafforzare la sinergia tra RadioImmaginaria, web radio di adolescenti e il brand rappresentato dal fiore che fa bene all’ambiente. Per questo abbiamo chiesto ai giovani speaker di Castel Guelfo (Bologna) quale sia oggi il rapporto con BioStile e indirettamente con gli “oggetti” nati e progettati in modo ecosostenibile:
Cosa rappresenta BioStile per RadioImmaginaria?
“É un’opportunità che rende la natura parte della radio – spiega Benedetta Bezzi, 18 anni di Roma –. Biostile è una risorsa perché dà la possibilità di usare oggetti belli e innovativi, ci aiuta a portare avanti la nostra passione cioè fare radio e far sentire la nostra voce. Se potessi esprimere un desiderio mi piacerebbe che tutte le sedi di RadioImmaginaria avessero qualcosa di BioStile come uno “Street Lab” o anche una panchina con i caricatori come quella donata da Biostile alla sede di Acquasanta”.
Un’autocritica verso l’impegno ambientale appartiene a Marco Regazzi 16 anni, di Castel Guelfo di Bologna, anche lui speaker di RadioImmaginaria:
“Generalmente non siamo attenti agli sprechi. Ricicliamo poco, preferiamo un panino di un fast food ad un’insalata biologica perchè costa meno e spesso è anche più gustoso. È indispensabile tuttavia migliorare il rapporto con l’ambiente e sarebbe più semplice se avessimo il supporto di imprese che utilizzano la tecnologia senza danneggiare il Pianeta Terra. Nel nostro percorso Biostile ci aiuta a scoprire e capire i vantaggi e i valori dell’ecologia. Il bello di RadioImmaginaria è che permette a noi adolescenti di parlare e confrontarsi tra coetanei su tutti i temi, da quelli più leggeri a quelli più seri nei quali rientra senz’altro l’ecosostenibilità”.
Cosa rappresenta per te BioStile?
“BioStile da tempo accompagna Radioimmaginaria negli eventi più importanti ed è il creatore delle redazioni che ci permettono di trasmettere i nostri programmi anche quando siamo in “trasferta”. AstroRadio è una vera e propria roulotte con uno stile futuristico che continuerà ad accompagnarci in giro per l’Italia. Anche lo “Street lab” (vedi foto) è ormai il nostro riferimento, un fiore con cui registrare grazie al funzionamento di pannelli solari”.
Un articolo completo verrà pubblicato sul prossimo numero della rivista nazionale AMBIENTE di cui è possibile sfogliare qui l’anteprima.